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Perturbazione

Esordi[modifica | modifica wikitesto]
I Perturbazione nascono nel 1988 a Rivoli, in provincia di Torino, con una formazione diversa da quella attuale. I primi componenti della band sono Tommaso Cerasuolo (voce), Rossano Antonio Lo Mele (batteria) e due loro compagni di classe. Ad essi si aggiungeranno, l'anno successivo, Stefano Milano (basso) e Gigi Giancursi (chitarra). Esordiscono nel 1990, nel concerto di fine anno del liceo frequentato dai componenti della band, senza però la voce ufficiale, che rientrerà nel gruppo nel 1991, in sostituzione di Giorgio Mirto, fino ad allora voce e chitarra.
Nel 1992, il gruppo scrive il primo brano originale della propria produzione, Violet, che sarà inserito nell'album di debutto, Waiting to Happen (1998). Nel 1993 realizzano un demo chiamato Atto ed effetto del perturbare.[1] Nel 1994, allo scopo di arricchire il suono della band, Elena Diana (violoncello e pianoforte) entra nella formazione. Due anni più tardi, nel 1996, viene pubblicato il loro primo singolo autoprodotto, Corridors/A Huge Mistake, confezionato e venduto ai concerti.
Tra il 1997 e la primavera del 1998, i Perturbazione conoscono John Vignola, che diventerà il loro primo discografico, e pubblicano il loro primo album, Waiting to Happen (On/Off Records), interamente cantato in lingua inglese. Sempre nel 1998, il gruppo accoglie l'ultimo componente della formazione ufficiale, Cristiano Lo Mele (chitarra), fratello di Rossano, e sceglie l'italiano per i propri testi. All'inizio dell'anno successivo esce l'EP 36 (Beware! Records), che contiene cinque brani in italiano e uno in inglese.
Tra il 1998 e il 2002 il gruppo continua a esibirsi e a comporre. I primi due dischi verranno ristampati su CD unico da Santeria con distribuzione Audioglobe.
Successo con In circolo[modifica | modifica wikitesto]
All'inizio del 2002 esce In circolo (Santeria/Audioglobe), da cui saranno estratti i singoli Il senso della vite e Agosto (il poetico videoclip in animazione della canzone è stato vincitore di "Videoclipped the Radio Stars", uno dei più importanti concorsi nazionali per videoclip). Il disco verrà inserito nel 2012 nella lista stilata da Rolling Stone Italia dei 100 dischi italiani più belli di sempre.[2]
Il successo del disco non sarà immediato: prima rifiutato da alcune etichette e poi pubblicato in sordina da Santeria, nell'estate 2003 il brano Agosto viene apprezzato dal pubblico e dai network radiofonici e televisivi, che passano la canzone e il relativo video nei "music control". Nel 2003 la band inaugura un tour che si protrarrà fino al 2004 con più di 130 concerti (che valgono al gruppo il premio come "Miglior Tour Italiano 2003" al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, tra le principali manifestazioni di riferimento della discografia italiana). La band suona anche all'MTV Brand:New Tour.
Nel 2004 i Perturbazione collaborano con gli Zen Circus alla canzone Sweet me, contenuta nell'album del gruppo pisano Doctor Seduction.
L'affermazione con Canzoni allo specchio e Pianissimo fortissimo[modifica | modifica wikitesto]
Dopo aver firmato con la prestigiosa casa discografica Mescal (etichetta di band come Afterhours, Subsonica e Bluvertigo), nel 2005 esce Canzoni allo specchio (Mescal/Sony), prodotto da Paolo Benvegnù e registrato allo Studio Esagono in Emilia. Altre collaborazioni presenti nel disco sono quelle con Rachele Bastreghi e Francesco Bianconi dei Baustelle e Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò. Da questo album verranno estratti i singoli Se mi scrivi (videoclip diretto da Guido Chiesa che vede tra i protagonisti Marina Massironi e Carlo Lucarelli), Chiedo alla polvere e Animalia (il cui videoclip è stato realizzato in animazione da Tommaso, cantante del gruppo).
Sulla scia del successo ottenuto col nuovo album, il gruppo si cimenta con uno spettacolo dedicato alle città italiane e a come queste sono state cantate e raccontate dalla musica nazionale dal dopoguerra ad allora. Il tour Le città viste dal basso porta quindi in dote la voglia di fare concerti sempre diversi, a seconda della città visitata e vede coinvolti molti esponenti della musica italiana come Manuel Agnelli, Francesco Bianconi, Max Pezzali, Emidio Clementi e Vasco Brondi. Nel frattempo il conduttore radiofonico e deejay Linus chiede ai Perturbazione di rivisitare il brano Sapore di sale di Gino Paoli per la sigla del suo programma Deejay chiama Italia. Inoltre, nel 2006, i Perturbazione hanno partecipato ad un album tributo dedicato ai Belle and Sebastian chiamato A Century of Covers, in cui sono presenti con la versione italiana di Get me away from here I'm dying (Portami via di qui, sto male).
Il 13 aprile 2007 esce un nuovo album del gruppo, dal titolo Pianissimo fortissimo, per l'etichetta EMI, con cui la band ha firmato un nuovo contratto nel 2006. L'album è stato anticipato in marzo dal singolo Un anno in più, che il gruppo ha messo a disposizione per il download gratuito sul proprio sito, nell'intera giornata del 14 febbraio. Il primo singolo pubblicato è Battiti per minuto, nel cui video Remo Remotti interpreta se stesso. Gli archi di Pianissimo fortissimo sono arrangiati da Davide Rossi (già al lavoro con Elisa, Coldplay, Goldfrapp e Röyksopp). Nel mese di ottobre 2007 è uscito il secondo singolo Nel mio scrigno.
Dopo l'annuncio dell'abbandono della formazione da parte di Stefano Milano nel 2008, i Perturbazione si avvalgono del supporto di Alex Baracco al basso. Intanto nello stesso anno il gruppo chiude il rapporto con la EMI per divergenze artistiche e decide di riprendere a lavorare su uno spettacolo pensato e confezionato in casa. Nasce così Concerto per disegnatore e orchestra, incontro inedito tra teatro di figura e animazione primordiale in cui il frontman della band Tommaso Cerasuolo disegna dal vivo una storia che viene ripresa e proiettata su uno schermo, mentre gli altri cinque componenti del gruppo la sonorizzano. Il progetto viene accompagnato dalla pubblicazione di Enlarge Your English, cinque brani in inglese realizzati per l'editoria scolastica e raccolti in vari volumi distribuiti gratuitamente sul sito ufficiale della band.
Nel 2009 esce Le città viste dal basso, vinile pubblicato in sole 999 copie, che raccoglie il meglio del tour omonimo realizzato qualche anno prima.[3] Dello stesso spettacolo verrà realizzata una serie documentaristica a puntate trasmessa da Alice TV.
Del nostro tempo rubato e Musica X[modifica | modifica wikitesto]
Nel periodo fine 2009-inizio 2010 la band intraprende un tour chiamato Preliminari Tour, che consiste in una specie di riscaldamento in vista dell'uscita di un nuovo lavoro discografico. Il 21 maggio 2010 esce l'album doppio, prodotto da Fabio Magistrali, Del nostro tempo rubato (Santeria), una sorta di concept album sul tema del trasloco (affettivo, dal proprio paese, letterale, e così via). Il singolo di lancio Buongiorno buonafortuna, che vede la collaborazione di Dente ottiene un ottimo successo così come il tour che ne seguì, che fa tappa tra l'altro il 26 settembre 2010 al festival musicale Woodstock 5 Stelle organizzato a Cesena dal blog di Beppe Grillo e trasmesso dal canale televisivo nazionale Play.me, che proprio con questa diretta aprì la neonata emittente[4].
Nel frattempo vengono contattati per una rilettura integrale de La buona novella, celebre disco di Fabrizio De André, eseguendo e registrando l'album dal vivo (ancora inedito) insieme a Nada e Alessandro Raina.
Il 14 novembre 2012 viene diffusa, in occasione del decennale dalla pubblicazione, una riedizione dell'album In circolo chiamata In circolo - Dieci anni dopo. Si tratta di un disco doppio: oltre alla ristampa dell'originale, è presente un secondo CD chiamato Fuori dal giro e contenente 24 brani tra inediti assoluti, cover, riadattamenti di alcuni brani e altri pezzi mai pubblicati.[5] Nel frattempo i Perturbazione lavorano alla successiva produzione, in uscita per la corregionale Mescal, che ritorna dopo alcuni anni ad essere la loro etichetta. Nel 2013 collaborano con il rapper e cantautore Dargen D'Amico nella traccia Con te, contenuta nell'album Vivere aiuta a non morire, uscito il 30 aprile.
Nell'aprile 2013 pubblicano il singolo La vita davanti. Dal 6 maggio 2013 viene reso disponibile il nuovo album Musica X in allegato con il numero 86 della rivista XL di Repubblica. Il disco, edito dalla Mescal e prodotto da Max Casacci (Subsonica), si avvale della collaborazione di Erica Mou (in Ossexione), de I Cani (in Questa è Sparta) e di Luca Carboni (ne I baci vietati).[6]
Sanremo 2014[modifica | modifica wikitesto]
Il 18 dicembre 2013 viene annunciata la loro partecipazione al Festival di Sanremo 2014.[7] Alla manifestazione presentano i brani L'Italia vista dal bar e L'unica, quest'ultima passa, rimane in gara per il Festival e vince il premio della Sala Stampa[8] e il 19 febbraio viene pubblicato il video ufficiale.[9] La band si è classificata sesta nella classifica finale del Festival.[10]
Nell'ottobre 2014 due componenti del gruppo, il chitarrista Gigi Giancursi e la violoncellista Elena Diana, hanno abbandonato il gruppo.[11]

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Urban Stranger

Il duo finalista a "X Factor" lancia il nuovo singolo dall'album "Runaway" rivisitato rispetto all'originale
Dopo il grande successo di "Runaway", brano certificato platino, e dell'omonimo album già disco d'oro, il nuovo singolo degli Urban Strangers è "Last part". "Rappresenta uno stato d'animo che continuiamo a provare in diversi momenti della nostra vita - spiega il duo - e la sua sonorità cambia di pari passo con la nostra crescita artistica. Questa sensazione è ritornata in questo periodo e abbiamo così deciso di riarrangiare il brano, per capire in cosa ci stiamo evolvendo".

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Moseek

Se tra le band in gara quest'anno ad X-Factor gli Urban Strangers hanno conquistato tutti sin dalla prima audizione (QUI la loro storia completa), i Moseek hanno avuto un percorso più travagliato che, esibizione dopo esibizione, li ha portati a guadagnarsi credibilità e a dimostrare un valore artistico non da poco, come testimonia ad esempio la recente riproposizione del brano Revolusion di Elliphant.

All'interno del talent la fase delle selezioni non è stata completamente in discesa: alcune critiche e la mancata convinzione a pieno del loro giudice di riferimento Fedez, che li vedeva in sovrapposizione con i Landlord, salvo poi convincersi vincendo le proprie resistenze per arrivare ad offrire ad entrambi i collettivi la possibilità del palco di X-Factor.

Un palco sul quale salire forti di una gavetta molto lunga e densa di esperienze che dal 2010, anno di formazione dei Moseek, hanno costituito la storia di questa band che oggi vi raccontiamo.

I Moseek sono formati da Elisa Pucci (voce, chitarra), Fabio Brignone (basso e cori) e Davide Malvi (batteria e sequencer), tra anime fuse alla ricerca di un suono electro-rock che trova spazio proprio nel 2010 per la prima volta in un Ep autoprodotto, intitolato Tableau.

Gli inizi dei Moseek si alternano tra la costruzione di pezzi inediti e la proposizione del loro stile su una lunga serie di palchi . Una dimensione, quella del live, che esalta le qualità di questi tre giovani artisti, come dimostrano le opportunità raccolte negli anni, che li hanno visti aprire concerti ad artisti nazionali e internazionali, come i Ministri, The Rumble Strips, Tre Allegri Ragazzi Morti, Bud Spencer Blues Explosion, Giuliano Palma & The Bluebeaters, Linea77, The Besnard Lake, Perturbazione e molti altri.

Una gavetta fatta di moltissimi contest musicali dai quali arrivano i primi importanti riscontri, come la realizzazione della sigla di chiusura del programma radiofonico Demo di Radio 1 Rai, e la partecipazione con due brani alla compilation Hit Mania 2012. Il gruppo si aggiudica anche il Premio della Giuria dell'Against Sanremo organizzato da Radio Kaos Italy.

Nel 2012 arriva il primo disco, intitolato Yes, Week-End, che sempre seguendo la strada dell'autoproduzione porta i Moseek fino in Inghilterra per presentare il loro progetto e la loro musica suonando in numerosi club e come ospiti al conosciuto WEYA World Event Young Artists di Nottingham. Una musica che viene veicolata anche dal lancio del singolo Pills, accompagnato da un video ufficiale.

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Mau Mau

Nascono nel 1991 dalle ceneri dei Loschi Dezi, gruppo cult del circuito underground torinese; nel primo album di questo gruppo, intitolato "Càbala", erano già presenti alcune caratteristiche successivamente sviluppate nei Mau Mau (nel coro di un brano compare anche una giovanissima e sconosciuta Luciana Littizzetto[2]).
L'iniziativa è nata da Luca Morino, Fabio Barovero e dal camerunense Tatè Nsongan. L'originalità della loro musica si può godere pienamente nelle esibizioni dal vivo, che sono state numerosissime in Italia e in Europa: hanno suonato in importanti e prestigiosi festival così come negli angoli più remoti e improbabili, sempre con la stessa voglia di portare per il mondo la propria musica assolutamente originale.
Nel 1992 i Mau Mau pubblicano per la Vox Pop - Just for Fun il loro primo lavoro discografico intitolato Soma la macia (Siamo la macchia), un EP interamente in lingua piemontese[3]. Nel novembre dello stesso anno pubblicano il primo album Sauta rabel, inciso per la Vox Pop, prodotto da Carlo U. Rossi e distribuito dalla Emi, con missaggi realizzati ai Real World Studios di Peter Gabriel a Bath. Mentre compongono la colonna sonora per il film "Nero" di Giancarlo Soldi, il loro primo album varca i confini nazionali ed è pubblicato in Svizzera e nei Paesi Bassi. Nell'estate parte un tour che tocca i principali festival, fra cui il "Palestine International Dance & Music Festival" e il "Festival Internazionale di Babilonia", in Iraq. Quindi partecipano al Club Tenco dove Sauta Rabel è premiato come migliore opera prima.
Nell'aprile del 1994 esce il secondo album Bàss paradis, ancora una volta prodotto da Carlo U. Rossi, mixato ai Real World di Peter Gabriel e pubblicato e distribuito in molti paesi Europei e in Giappone. Ne segue un tour che tocca più di cento città in Italia e in Europa. Nello stesso anno registrano con gli Africa Unite la canzone Ritmo Politico inserita nella musicassetta Forza Italia distribuita con la rivista Cuore.

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